In Italia, in seguito all'episodio di morbillivirus constatato nel Mediterraneo nel 2013 e causa di numerosi spiaggiamenti di cetacei sulle coste italiane, la Rete Nazionale Spiaggiamenti è stata rafforzata e comprende ora le seguenti entità:
- Ministero dell'Ambiente;
- Ministero della Salute;
- Capitanerie di Porto (Guardia Costiera);
- Servizi veterinari (AASSLL);
- Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta);
- Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA);
- Università di Padova, Teramo e Siena;
- Università di Pavia* (accesso alla Banca Dati Spiaggiamenti);
- Museo di Storia Naturale di Milano*;
- Cetacean Emergency Response Team (CERT).
*Centri di coordinamento per la raccolta dei dati sugli spiaggiamenti di mammiferi marini: Banca Dati Spiaggiamenti.
In Francia, ogni anno, si osservano una cinquantina di spiaggiamenti di cetacei lungo le coste del Mediterraneo. Per studiare le cause dei decessi e garantire di conseguenza il monitoraggio sanitario delle popolazioni di mammiferi marini, nel 1972 è stata costituita in Francia una Rete Nazionale Spiaggiamenti (RNS). La rete si estende su tutte le coste francesi ed è coordinata, a livello nazionale, dall'Osservatorio Pelagis (ex-CRMM: Centre de Recherche sur les Mammifères Marins, con sede a La Rochelle). I dati relativi agli spiaggiamenti che hanno luogo sul territorio francese sono pubblicati e analizzati tramite istogrammi e cartografia sul sito Pelagis. A partire dal 2000, l'osservatorio ha affidato al GECEM (Groupe d’Etude des Cétacés de Méditerranée) l'incarico di coordinare le attività della Rete sugli spiaggiamenti nell'intero Mediterraneo francese. Questa rete si avvale di corrispondenti locali (principalmente veterinari, ma anche volontari o dipendenti di enti statali). La nuova circolare ministeriale relativa alla segnalazione di spiaggiamenti di mammiferi marini è consultabile dal 27 aprile 2017 al link seguente: http://circulaires.legifrance.gouv.fr/pdf/2017/05/cir_42149.pdf (quattro schede tecniche relative al codice di buona condotta a cui attenersi in tal caso sono già consultabili sul sito dell'Osservatorio Pelagis sopracitato).
Nel quadro della missione di animazione della Parte francese del Santuario Pelagos, il Parc national de Port-Cros partecipa alla Rete sugli spiaggiamenti con personale addestrato proprio, ma anche mettendo a disposizione strumentazione (gamma completa di strumenti di dissezione, strumenti di segnalazione e d'informazione, due rimorchi per recuperare le carcasse degli animali spiaggiati, un congelatore per raccogliere i campioni), nonché i propri locali e le proprie infrastrutture in occasione dei corsi di formazione destinati ai "corrispondenti del Réseau national échouage" a cura del GECEM.
Nel quadro di programmi di ricerca specifici, la rete può altresì intervenire per raccogliere materiale biologico complementare alle osservazioni di routine. Questo avviene, per esempio, nel caso delle ricerche sui regimi alimentari, sulla struttura dell'età delle popolazioni, sui livelli di contaminanti che si concentrano in questi predatori alla fine della catena alimentare, sul monitoraggio sanitario di malattie potenzialmente trasmissibili all'uomo o sulle conseguenze di epidemie che colpiscono le popolazioni di delfini.
Una collaborazione tra la Francia e il Principato di Monaco è in corso d'implementazione per fare beneficiare il Principato della RNS.
Per ulteriori informazioni sul Rete di spiaggiamenti nel Mediterraneo Francese, fare clic qui.