Le catture accidentali sono una delle cause rilevanti di mortalità dei cetacei e, in particolare, dei delfini. In effetti è stato stimato che nel periodo 2000-2005, siano state catturate accidentalmente nelle reti da pesca tra 80 e 250 Stenelle striate. Sembra che i giovani esemplari siano più vulnerabili alla cattura ad agosto e che nel mese di settembre se ne registri il tasso più elevato. Resta difficile stimare l'impatto delle catture accidentali sulla vitalità della popolazione di Stenelle striate, a seconda che si consideri la popolazione locale o quella di una parte del bacino occidentale del Mediterraneo.
Ricordiamo anche che la Stenella striata non è l'unica specie esposta alle catture accidentali. Capodogli, Globicefali, Tursiopi e Grampi grigi sono specie a basso popolamento che rischiano di finire accidentalmente nelle reti da pesca. La loro cattura desta quindi forti preoccupazioni.
Il tipo di pesca con thonaille è notoriamente molto selettivo e mirato a 2 specie, e rappresenta il 96% delle catture:
- Tonno (77%);
- Pesce spada (19%);
- Il restante 4% è rappresentato da catture accidentali che coinvolgono essenzialmente le Stenelle striate, ma anche Capodogli, Globicefali, Grampi e tartarughe comuni.
È comunque arduo quantificare l'impatto di questa pesca sulle popolazioni di cetacei. I dati sono difficilmente quantificabili e l'impatto sulle popolazioni di cetacei può essere solo stimato. È quindi necessario mettere in relazione il numero di catture delle singole specie con le dimensioni del popolamento, oltre che tenere conto dei mezzi tecnici utilizzati per le uscite in mare.
Ecco i risultati degli studi condotti sulle catture accidentali dalla Parte Francese del Santuario. Per approfondire l'argomento www.ecoocean-institut.org e www.gecem.org
2000 | - Realizzato dal Centre Océanographique de Marseille - Stima della cattura: 346 delfini +/- 146 |
2004 | - Realizzato da GECEM - 4 imbarcazioni ospitano gli osservatori / 25 uscite consecutive tra luglio e settembre - 10 delfini catturati - NB: Campione stimato non rappresentativo, condizionato dall'avvio tardivo dello studio |
2005 | - Realizzato da GECEM - 79 uscite tra giugno e settembre - 8 Stenelle striate catturate, con una stima, per la flottiglia, di 81 catture all'anno |
Opzioni di gestione
La Stenella striata è una specie protetta a livello internazionale (per esempio, dalle Convenzioni di Berna e di Bonn). Tra l'altro, la pesca con la thonaille viene praticata nel Santuario Pelagos, zona classificata anche come ASPIM, in un periodo vitale per l'alimentazione e la riproduzione di questa specie.
La pesca con thonaille è stata oggetto di una vera e propria concertazione tra pescatori, amministrazioni e ricercatori al fine di trovare una soluzione realistica tesa a limitare le catture accidentali, permettendo comunque ai pescatori di proseguire la propria attività tradizionale. Gli stessi pescatori che usano questo sistema sono dispiaciuti delle catture accidentali e danno prova di vera buona volontà applicando tecniche che permettono di ridurre queste catture accidentali. Dal 2000 collaborano al monitoraggio scientifico avviato da alcuni partner della Parte francese del Santuario Pelagos.
Nel 2002, appena era stato introdotto il divieto di questa tecnica, considerata dall'Unione Europea come pesca con reti da posta derivanti, il Ministero Francese dell'Agricoltura e della Pesca, insieme al parco nazionale di Port-Cros incaricato dell'animazione della Parte Francese del Santuario Pelagos, e il Consiglio Regionale PACA hanno deciso di consentire la prosecuzione di questa attività ancestrale e artigianale, praticata ormai solo da pochi pescatori. Si è quindi proceduto a negoziare con gli operatori della pesca l'introduzione di un Permesso di Pesca Speciale, accompagnato da una Carta. Tra le altre cose, questa Carta prevedeva un utilizzo generalizzato dei "pinger" (dissuasori acustici), l'imbarco di osservatori a bordo delle imbarcazioni, la riduzione della lunghezza della rete, disposta controcorrente e tesa il più possibile, oltre alla sospensione dell'attività di pesca nelle acque del Santuario Pelagos nel periodo compreso tra il 15 agosto e il 15 settembre.
La decisione era tuttavia stata assunta in violazione del divieto di utilizzo delle reti da posta derivanti disposto dall'Unione Europea, per permettere ai pescatori che usano la thonaille di proseguire questa attività ancestrale nel Mediterraneo. Per questo motivo, la Francia è stata costretta a interrompere la pesca con la thonaille su richiesta del Consiglio di Stato.
Attualmente, la Direzione responsabile della pesca è in attesa di una decisione giuridica della Corte Europea che consenta di sospendere almeno temporaneamente il divieto della pratica della thonaille e, a più lungo termine, di ottenere una deroga dall'UE, ritenendo che questo arnese da pesca non sia effettivamente una rete derivante. In tal caso, i pescatori che usano la thonaille saranno tenuti a rispettare le quote e le norme in materia di pesca del tonno nel Mediterraneo.