In questa pagina troverete tutte le risposte alle vostre domande!
A proposito del Santuario Pelagos...
A che cosa serve il Santuario?
Il Santuario Pelagos è stato istituito per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane. Non si tratta di vietare le attività umane, quanto di renderle compatibili con la presenza di specie importanti.
Perché quest'area?
Tutte le specie di mammiferi marini del Mediterraneo frequentano regolarmente il Santuario. Attratte dall'abbondanza di nutrimento planctonico, la maggior parte delle balene del Mediterraneo si concentrano in quest'area, da giugno a ottobre, per soddisfare i propri bisogni alimentari. I fenomeni delle correnti e i rilievi sottomarini particolari di questa regione determinano una produttività biologica eccezionale per il Mediterraneo, favorendo lo sviluppo di una fauna ricca per quantità e diversità. Inoltre, il Santuario è sottoposto a una forte urbanizzazione del suo affaccio costiero, che determina inquinamento e molteplici fattori di turbativa. Questo vasto spazio è inoltre esposto a un intenso traffico marittimo di carattere commerciale, civile e militare e il suo patrimonio biologico subisce un forte sfruttamento. Queste pressioni e questi valori hanno indotto tre paesi costieri, che condividono una lunga storia marittima, a unire i propri sforzi nell'intento di tutelare i mammiferi marini.
Qual è la specificità del Santuario?
Il Santuario è un accordo che definisce uno spazio di tutela marittima che travalica i territori nazionali (12 miglia dalla costa). Comprende quindi territori d'alto mare, la cui regolamentazione è notoriamente blanda e definita dalla convenzione di Montego Bay del 1982. Però una "Zona di Protezione Ecologica" è stata istituita in Italia e la Francia ha istituito una "Zona Economica Esclusiva" che si estende oltre la fascia delle 12 miglia e prevede sanzioni per le navi – anche straniere – colpevoli di atti di inquinamento deliberato.
Perché il nome "Santuario"?
In origine, il "Santuario" è un "luogo considerato sacro per la sua importanza", con una connotazione religiosa. Nel nostro caso, per "Santuario" si intende un "luogo d'importanza biologica che necessita di attenzione particolare e di maggiore rispetto delle specie presenti e del loro habitat". Inoltre il Santuario Pelagos è stato designato Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea (ASPIM) nel quadro della convenzione di Barcellona.
A chi si rivolge?
Il Santuario non è una riserva integrale ed è aperto a tutti! Sono state introdotte però regole specifiche allo scopo di preservare la ricchezza biologica che esso racchiude. Ciascuno di noi deve essere consapevole della fragilità dell'ambiente marino, capendo che un gesto incontrollato può nuocere, direttamente o indirettamente, agli animali.
Quali sono i suoi obiettivi?
La tutela dei mammiferi e del loro habitat, trovando un equilibrio che consenta di mantenere le attività umane tradizionali.
Come funziona?
Il Santuario nasce dall'accordo tra tre paesi: Francia, Italia e Principato di Monaco. Ciascun paese opera in funzione dei propri mezzi, mentre il Segretariato Permanente con sede a Genova coordina l'insieme delle azioni. Per la Parte francese, il Parc national de Port-Cros, con sede a Hyères, è stato incaricato di coordinare le azioni nazionali dal Ministero dell'Ecologia e dello Sviluppo Sostenibile.
Da chi è diretto il Santuario?
La Conferenza delle Parti è l'organo decisionale dell'Accordo, chiamata a ratificare le raccomandazioni espresse dal Comitato Scientifico e Tecnico sulla scorta delle proposte dei Gruppi di Lavoro. Il Segretariato Permanente coordina le azioni dei tre paesi, in base a un piano di gestione approvato nel 2004. Per la Francia, il coordinamento delle azioni nazionali è affidato al Parc national de Port-Cros.
Da chi dipende il Santuario?
Dipende dai tre paesi firmatari dell'Accordo. Gli orientamenti vengono decisi nel quadro delle riunioni tripartite.
Quanto misura la superficie del Santuario Pelagos?
87.500 km²
PELAGOS potrà ingrandirsi?
L'Accordo non vieta la possibile adesione di altri paesi.
A proposito dei mammiferi marini...
Quali sono le specie del Santuario?
Le specie che si incontrano di frequente nel Santuario Pelagos sono otto. Per consultare l'elenco delle specie, fare clic qui.
Quali specie sono più in pericolo?
Tutte le specie sono messe a repentaglio dalle attività umane. L'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ha stilato una lista rossa delle specie in maggiore pericolo, tra cui figurano varie specie presenti nel Santuario:
Balaenoptera acutorostrata – Balenottera rostrata
Balaenoptera physalus – Balenottera comune
Grampus griseus – Grampo grigio
Si è già potuto osservare un "cambiamento" a livello dei cetacei?
Il Santuario è un accordo troppo recente per poter produrre effetti sulle specie, soprattutto se si considera che, all'inizio, gli sforzi si sono incentrati essenzialmente sull'organizzazione del Santuario, sulla prosecuzione della ricerca scientifica e sugli obiettivi a più o meno lungo termine attraverso la definizione di un piano di gestione. Possiamo affermare che la fase attiva dell'azione tripartita è iniziata soltanto con l'avvio dell'attività del Segretariato Permanente.
A proposito dell'Uomo...
È possibile partecipare alla raccolta d'informazioni e al censimento dei cetacei nel Mediterraneo?
L’Operazione DELPHIS viene organizzata ogni anno in estate da RIMMO (Riserva internazionale per i mammiferi marini del Mediterraneo occidentale). Per conciliare uscite in mare e protezione dell'ambiente marino, i diportisti dei litorali francesi, monegaschi e italiani sono invitati, dal 1996, a una giornata eccezionale di osservazione dei mammiferi marini e di prelievo dell'acqua marina per effettuare analisi di laboratorio. Questa manifestazione permette di sensibilizzare molti diportisti e utenti del mare alla conservazione dei cetacei e dei loro habitat e consente di raccogliere importanti informazioni sulle specie, sulla loro presenza, sul plancton e sulla condizione biologica dell'acqua marina.
Questo appuntamento tra gli appassionati del mare e i cetacei si svolge ogni anno, la terza domenica di luglio, con eventuale rinvio alla quarta domenica in caso di condizioni meteorologiche avverse. Informazioni e scheda d'iscrizione sul sito www.rimmo.org.
Inoltre, varie associazioni e ONG impegnate nella tutela dei mammiferi marini e del loro ambiente organizzano seminari in mare, durante i quali gli ecovolontari acquisiscono dati scientifici quali la fotoidentificazione dei cetacei, con la loro posizione GPS. Questi dati vengono poi analizzati dai ricercatori.
Il nuoto con i delfini viene praticato nel Mediterraneo, ma è veramente consentito nelle uscite di whale watching ?
Il programma proposto da vari operatori di whale watching comprende il nuoto con i delfini. Il Santuario Pelagos e i suoi partner hanno avviato una riflessione sull'attività di whale watching nel Mediterraneo e il nuoto con i delfini fa parte delle questioni affrontate. Riteniamo che questa attività ponga svariati problemi, tra cui, in primo luogo, il suo carattere intrusivo nei confronti dei cetacei, con metodi di avvicinamento che possono comportare rischi di collisione. Sono problematici anche gli aspetti legati alla modifica del comportamento e dell'attività dei mammiferi. Non vanno trascurati neanche i rischi di trasmissione reciproca di "malattie". Esprimiamo quindi la nostra disapprovazione per questa attività che è rischiosa per i nuotatori e che provoca disturbo agli animali. Esiste oggi un codice di buona condotta la cui applicazione è uno dei requisiti che gli operatori di whale watching devono soddisfare per ottenere la certificazione.
Il Santuario organizza uscite in mare per l'osservazione dei cetacei da parte del pubblico? In caso affermativo, in quale periodo dell'anno e a quale prezzo?
Il Santuario Pelagos non organizza uscite in mare destinate al pubblico. È stato però predisposto un elenco degli operatori di whale watching dove figurano le entità che operano nel rispetto dell'ambiente marino per un whale watching sostenibile. Potete sceglierle in base al punto di partenza, al tipo di imbarcazione scelto, al tipo di operatore, ecc. La stagione estiva è il periodo ideale per osservare i mammiferi marini; in questo periodo vengono anche organizzate uscite in mare, mirate alla scoperta della fauna mediterranea in generale.
Quali sono le entità riconosciute che operano con serietà nel settore del whale watching?
Esiste un codice di buona condotta che rientra tra i requisiti che gli operatori dovranno soddisfare per ottenere la certificazione internazionale in via di definizione. In attesa di questa certificazione ufficiale, vi suggeriamo di consultare l'elenco degli operatori di whale watching che hanno partecipato al corso di formazione organizzato da Pelagos nel 2012.
Le mentalità stanno cambiando?
È ancora prematuro fare un bilancio, ma possiamo affermare che le amministrazioni e le organizzazioni professionali del mare stanno iniziando a prendere in considerazione la presenza del Santuario quando devono essere realizzati dei lavori in mare. Varie manifestazioni informano gli utenti del mare sulle regole che devono essere rispettate e vengono organizzati regolarmente corsi di formazione per informare i soggetti interessati dello Stato e gli operatori.
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